Black Moon. Un bacio prima di morire (Italian Edition) by Keri Arthur

autore:Keri Arthur [Arthur, Keri]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B0062ZNJLO
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2011-09-02T00:00:00+00:00

Capitolo 9

Mi allontanai dalla porta, guardandomi intorno in cerca di un’arma. Una reazione stupida, in realtà, visto che l’addestramento degli ultimi mesi mi aveva reso uno strumento di morte micidiale quanto un’arma d’acciaio o di legno.

E del resto, lì dentro non c’era nulla di più pericoloso di un secchio d’acqua.

Flettei le dita, cercando di attenuare la tensione che mi attanagliava le membra mentre i passi si avvicinavano. Kade appiattì le orecchie scoprendo i denti, ma sembrava un atteggiamento dettato più da disgusto che dall’intenzione di attaccare.

L’improvviso lampo di consapevolezza che mi accarezzò i sensi mi fece capire perché.

Non si trattava di uno sconosciuto, di una delle guardie di Starr.

Era Quinn.

Lo udii fermarsi a qualche metro dal box. La rabbia che avevo provato per come si era comportato mi assalì di nuovo, e per alcuni secondi lottai con me stessa per non precipitarmi fuori e aggredirlo. Non avrei potuto fargli del male fisicamente, perché era più forte e veloce di me, ma ero sempre stata incline a usare i pugni prima delle facoltà psichiche.

Inoltre, ero certa che nemmeno queste ultime sarebbero state efficaci, per quanto fossero migliorate. L’ultima volta l’avevo colto di sorpresa. Non avrei avuto una seconda possibilità. Di questo ero assolutamente sicura.

Perciò mi limitai a fare un passo in avanti, mantenendo la porta come una barriera tra noi, e grugnii: «Che cazzo ci fai qui?».

Sfoggiava la sua tipica espressione da “i vampiri non provano emozioni”, e il suo sorriso era freddo. Non riuscivo a percepire nulla attraverso le linee sensoriali, il che significava che aveva le difese ben alzate e i pensieri ermeticamente celati. «Credevi che avrei rinunciato tanto facilmente alla mia vendetta?»

«So per esperienza che non lo faresti mai. Ciò che intendevo dire era: come hai fatto ad arrivare alla tenuta?»

«Con l’autobus».

«Insieme a Rhoan? Dubito che te l’avrebbe permesso».

«Ho detto che sono venuto con l’autobus, non che ero nell’autobus. Uno dei vantaggi del fatto di essere un vecchio vampiro è la capacità di scivolare oltre le soglie della percezione, quando voglio».

«Rhoan è una zona psichicamente morta. Non avresti potuto toccare la sua mente impedendogli di percepirti».

«Non è stato necessario. Ho semplicemente cessato di esistere a livelli riconoscibili dalla mente umana».

Aggrottai la fronte. «Che diavolo significa?»

«A questo mondo ci sono talenti che tu, Jack e altri non immaginate neppure. Inoltre, tieni presente che quando attraversai il confine tra la vita e la morte non solo ereditai le facoltà del mio creatore, ma portai con me anche quelle che avevo da vivo».

«Gli umani non possiedono le capacità di cui parli, e tu mi hai detto che eri umano».

«Mi consideravo tale».

«Che intendi dire?»

«Intendo dire che sono stato allevato come un umano, ma tecnicamente lo ero solo in parte».

«E l’altra parte era… cosa?»

«Qualcosa che non esiste più».

Sbuffai sommessamente. «E ancora ti chiedi perché nessuno si fida di te? Insomma, è così difficile aprirsi e rispondere sinceramente?».

Scintille d’ira comparvero nelle scure profondità dei suoi occhi. «Belle parole, considerando i segreti che avete tu e Jack.

Se avess i avuto maggiore fiducia in me, non sarei stato costretto a tali metodi estremi».

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